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La Santa Marta di Cesare Gennari che si trova nella Settima Sala della Quadreria proviene dal Conservatorio di Santa Marta, tuttavia, in questo caso, non si tratta di una scuola di musica. Il “Conservatorio delle Putte” di Santa Marta fa parte di quella serie di istituti educativi fondati a Bologna a partire dal XVI sec. in conseguenza all’aumento della povertà causato dagli scontri bellici fra Comuni, era un vero e proprio servizio sociale atto, appunto, a conservare la dignità e la virtù di quelle giovani rimaste orfane o la cui famiglia non aveva mezzi per sostentarle, per evitare che finissero in strada.

Il Conservatorio di Santa Marta fu fondato nel 1505 dalla Compagnia dei Poveri Vergognosi, che a quel tempo gestiva così contemporaneamente anche l’omonima Opera Pia. La direzione era nelle mani di dodici governatori, ai quali erano affiancate dodici governatrici da questi scelte, denominate “madonne”, che avevano il compito di recarsi mensilmente presso l’istituto per controllarne l’andamento. Le mansioni giornaliere, invece, erano svolte da suore Terziare.

Il Conservatorio cambiò spesso sede dalla sua fondazione al momento della chiusura, nel 1980. La prima dimora delle fanciulle di cui si fa menzione nei documenti fu in una casa acquistata per loro in Via San Vitale. Dopo aver cambiato ripetutamente sede nei primi anni del XIX sec., nel 1817 l’amministrazione del Conservatorio ricevette definitivamente la sede di Strada Maggiore presso la quale le ragazze allora ospiti furono trasferite nel 1833.

Oltre che protezione e sussistenza, alle giovani accolte veniva fornita una rigida educazione religiosa, di economia domestica e, soprattutto, professionale, che garantiva la qualità del loro lavoro nell’ambito della produzione di seta ricamata e pizzo. Oggi, una discreta parte del patrimonio artistico di ASP Città di Bologna è costituita dalle loro opere: soprattutto paramenti religiosi, ma anche fazzoletti e piccoli quadri realizzati a “punto di pittura” che riproducevano i dipinti dei grandi autori.

Santa Marta