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La scorsa settimana abbiamo parlato di moda in Italia, oggi ci concentriamo su Bologna in particolare, la cui economia tessile ed il gusto nell’abbigliamento dei cittadini furono scossi da eventi importanti come la Rivoluzione Francese, la Rivoluzione Industriale e l’arrivo delle truppe napoleoniche.

La produzione serica subisce un forte incremento nel XIX sec., con diciannove stabilimenti di tessitura, oltre a quelli di filatura con milleduecento addetti ed altrettanti impiegati per la lavorazione della canapa, del lino e del cotone. Il sarto più noto di Bologna era Pietro Agostini, la cui bottega aveva la sua sede nei pressi dell’attuale Galleria Cavour.

Con l’adesione di Bologna al Regno d’Italia, con l’abolizione delle dogane ed il rinnovamento della ferrovia, che consentì ai commercianti e agli artigiani di approvvigionarsi delle merci più velocemente e con minore spesa; tutto ciò diede grande impeto allo sviluppo della moda in città.

ricamo

Un importante contributo al settore tessile bolognese è rappresentato da una ricca serie di manufatti ricamati appartenenti oggi al patrimonio storico – artistico di ASP Città di Bologna e provenienti dai Conservatori di Santa Marta e del Baraccano, i due prestigiosi Istituti di accoglienza per giovani orfane fondati nel XVI sec., dove le ragazze imparavano l’economia domestica ed il mestiere di ricamatrici: ciò che la città investiva nella loro educazione, lo recuperava dalla vendita delle loro opere nel mercato della seta.

Parte del patrimonio artistico del Baraccano rappresentata da frammenti di tessuti databili dalla fine del XV al XVII secolo, paramenti religiosi e pianete; queste opere spesso recano raffigurazioni ispirate al repertorio raffaellesco o carraccesco ed erano basate su opere pittoriche di grande fama, a testimonianza del fatto che arte e moda si sono sempre influenzate a vicenda: nel XVI secolo molti ricami furono realizzati con il cosiddetto punto pittura, tecnica che consentiva di ottenere effetti cromatici complessi, ricchi di numerose sfumature.

 

Francesca Draghetti
Samar Hasheti
Giorgia Luchini
Michelle Paduano