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Cari amici della Quadreria di ASP Città di Bologna,

se avete visitato le nostre sale, non potete non essere rimasti colpiti dal Silenzio della cerchia di Michele Desubleo detto Michele Fiammingo (1602 – 1676), la sinuosa figura di giovane dalle fattezze del dio greco Hermes, che con la mano destra fa segno di tacere, mentre con la sinistra regge un ramo di pesco, metafora della lingua e del cuore dell’essere umano. Trasferitosi a Bologna attorno al 1636, Michele Desubleo frequentò la scuola di Guido Reni, e successivamente insegnò a sua volta, per diversi anni, presso l’accademia di disegno fondata dal conte Ettore Ghislieri nel proprio palazzo cittadino, dove l’artista ebbe come colleghi Francesco Albani, il Guercino, Alessandro Tiarini e Giovanni Andrea Sirani, padre della pittrice Elisabetta.

Si avvicina il Carnevale, ed il quadro di oggi ci introduce ad un dolce adatto ai momenti di festa, che sembra un frutto ma non lo è: le pesche dolci o “Peschine”. Non ci sono documenti riguardo alla loro origine specifica, si tratta di una ricetta dell’Appennino Tosco-Emiliano. La versione classica le vede ripiene di crema pasticcera o cioccolata fondente, che funge da nocciolo per le due metà di pasta frolla della pesca; negli ultimi anni si trovano per lo più ripiene di crema di nocciole. Sono uno dei dolci da occasione per eccellenza che si trova sulle tavole delle famiglie bolognesi ad ogni ricorrenza importante. Il colore rosato e l’effetto “buccia di pesca” sono dati da un bagno nell’Alchermes e nello zucchero semolato che creano il loro caratteristico sapore agrodolce. 

Ingredienti

Per la pasta
350 g di farina
75 g di burro
100 g di zucchero
2 uova
50 ml di latte
5 g di lievito per dolci
 
Per la bagna
400 ml di acqua
150 g di zucchero
200 ml di Alchermes
zucchero q.b. 
 
Preparazione
1. Setacciare farina e lievito.
2. Aggiungere il burro a pezzi.
3. Mischiare a mano fino ad ottenere una miscela sabbiosa.
4. Porre al centro della miscela le uova, il latte e lo zucchero.
5. Mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo.
6. Avvolgere l’impasto nella pellicola e lasciarlo riposare in frigorifero per circa 30 minuti.
7. Usare l’impasto fresco per formare mezze palline grandi come una noce ed infornare a 180° per 15 minuti.
8. Una volta cotte, togliere le pesche dal forno, lasciarle raffreddare e svuotarle con un cucchiaino.
9. Farcire le due metà con la cioccolata, quindi unirle e riporle in frigo.
10. Portare ad ebollizione l’acqua e lo zucchero, lasciare raffreddare ed aggiungere l’Alchermes.
11. Bagnare pesche e rotolarle nello zucchero semolato.
 
Lasciatevi tentare dalle pesche dolci delle pasticcerie di Bologna, dopo esservi lasciati incantare dalle pesce del Silenzio della Quadreria!
 
Pesche dolci