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Si è svolta il 19 settembre 2018 la consegna degli attestati alle ragazze e ai ragazzi che hanno partecipato a Migrantour “Corridoi in città”, presso la Sala delle Mappe della Quadreria di ASP Città di Bologna (via Marsala 7). 

ASP

Il laboratorio, promosso da ASP in collaborazione con l’associazione Next Generation Italy, la Cooperativa Camelot, It.a.cà., e Cantieri Meticci, è dedicato ai richiedenti asilo e rifugiati accolti nelle strutture SPRAR di Bologna, con alcuni posti per abitanti di origine straniera (seconda generazione). Si tratta di un progetto volto a conoscere, oggi, il territorio, attraverso i suoi diversi volti e punti di vista. Un territorio che, pienamente inserito nei processi legati alle migrazioni internazionali, e parte di un contesto in continua trasformazione, non è un contenitore indifferente, ma influenza ed è influenzato,  presenta nuovi legami, opportunità e codici che vanno indagati, compresi e condivisi.

L’obiettivo è stato quello di creare dei percorsi partecipativi, proporre una conoscenza dello spazio cittadino a partire dalle capacità e dalle storie personali, e decostruire pregiudizi e stereotipi attraverso l’incontro e la promozione del dialogo. Il percorso laboratoriale, svoltosi nei mesi di giugno e luglio, si è concluso l’11 luglio con un tour aperto alla cittadinanza per le vie di Bologna, coinvolgendo cittadini bolognesi e ragazzi ospitati nelle strutture di accoglienza.

I partecipanti al tour sono stati circa una trentina – tra cui alcune famiglie Vesta e tutori volontari – ed hanno ascoltato con attenzione i racconti dei beneficiari nelle tappe del percorso (iniziato in Sala Borsa e proseguito attraverso il mercato, Piazza delle Mercanzie, via Zamboni e Piazza Verdi). Tali luoghi sono diventati gli spazi di narrazioni personali, che mostrano le profonde connessioni e gli intrecci tra territori e spazi apparentemente distanti, e che sono state realizzate dai/dalle ragazzi/ragazze dopo un’apposita formazione teatrale con la Compagnia Cantieri Meticci.

Next Generation Italy ha già proposto ad alcuni beneficiari la formazione per accompagnatore interculturale che partirà a settembre. Durante  l’incontro, i ragazzi hanno ripercorso e condiviso la loro esperienza, in cui i luoghi percorsi sono diventati uno spazio di narrazione del sé. Si è sottolineata l’importanza di cogliere sguardi nuovi sulla città, in particolare in un momento storico come questo. È un progetto che costituisce un modo per raccontare lo SPRAR a tutti, e che si inserisce nell’obiettivo di cercare di disegnare in modo nuovo l’integrazione.

ASP

Ludovica Popescu