Un ciclo di incontri nella Sala delle Mappe della Quadreria, a cura dell’Associazione Culturale Dry-Art ed il Distretto di San Lazzaro, che intende fornire strumenti di aggiornamento professionale nel campo della comunicazione di genere e che vuole altresì indagare il tipo di trasmissione più appropriata delle differenze di genere, offrendo strumenti di lavoro nel mondo dell’informazione e dei nuovi media.
Il Corso di comunicazione di genere illustrerà le buone prassi riconosciute e raccomandate a livello internazionale, ma spesso ignorate nel nostro paese, proponendo una ricca offerta formativa che si prefigge di fare luce su una tematica di grande attualità ancora poco conosciuta, un progetto rivolto sia al grande pubblico che a quello specialistico.
Programma:
CORSO DI COMUNICAZIONE DI GENERE
Sala delle Mappe – La Quadreria. Palazzo Rossi Poggi Marsili
Via Marsala n. 7, Bologna
– Mercoledì 30 Ottobre ore 18-20
NINA FERRANTE
Assegnista di ricerca – Università di Venezia
Queer is the new black. Immaginari queer oltre la televisione
– Venerdì 8 Novembre ore 18-20
ERIKA MADERNA
Saggista
Sante, streghe, prostitute
Stereotipi del femminile tra attrazione e rimozione
– Venerdì 15 Novembre ore 18-20
STEFANIA PRANDI
Giornalista e fotografa
Il giornalismo d’inchiesta al servizio delle donne
– Venerdì 22 Novembre ore 18-20
DIANA FERNÁNDEZ ROMERO
Profesora de Teoría de la información y comunicación digital – Universidad Rey Juan Carlos di Madrid
Guerrilla girls. Nuovi mezzi di comunicazione mediatica per il femminismo radicale
Accesso libero
si richiede iscrizione via mail: dry-art@dry-art.com Tel. +39 328-4192456
Sarà rilasciato attestato a chi frequenta almeno il 70% del corso
All’interno dello stesso contesto, il 14 novembre verrà inaugurata la mostra fotografica di Stefania Prandi “The Consequences”, sulle conseguenze sociali del femminicidio:
Presentazione libro e inaugurazione mostra
Sala delle Mappe
Giovedì 14 Novembre – ore 17,30
Susana Chávez, Primera tormenta. Ni una mujer menos, ni una muerta más, a cura di Chiara Cretella, Gwynplaine, con un saggio di Diana Fernández Romero e una prefazione di Silvia Saccoccia, Camerano, 2019.
Susana Chávez Castillo (Ciudad Juárez 1974-2011) poeta e attivista messicana, stuprata, uccisa e mutilata all’età di 36 anni. Al momento della morte stava lavorando a una raccolta di poesie e al suo blog Primera tormenta. Nota per il suo attivismo nella striscia di terra nota per la violenza sulle donne più efferata del mondo, ha pagato con la vita il suo impegno militante. Dalla sua poesia Ni una mujer menos, ni una muerta más è nato un grido globale che ha dato vita, anche in Italia, al movimento Non una di meno.
Interventi:
Silvia Saccoccia – Casa delle donne per non subire violenza
Chiara Cretella – Curatrice del volume
Stefania Prandi – Autrice della mostra
THE CONSEQUENCES
di Stefania Prandi
Mostra fotografica sulle famiglie delle vittime di femminicidio
Giovedì 14 Novembre – Sabato 7 Dicembre
Ingresso gratuito
Orari mostra:
Lunedì 10-13,
da martedì a venerdì 15:30-19,
giovedì 10-12.30 e 15:30-19,
sabato 10-19
Sui giornali non si parla delle conseguenze sociali del femminicidio. Non si mostra la quotidianità di madri, padri, figli: i giorni senza fine del dopo, i ricordi immobili, appesi ai muri, trattenuti dalle cornici, custoditi nei vestiti, le battaglie legali, le umiliazioni nei tribunali, le accuse del “se l’è cercata”, “era una poco di buono”, la lotta contro l’indifferenza. Attraverso i ritratti e i racconti di chi resta si intendono mostrare non solo le battaglie intime e quotidiane, ma anche gli sforzi per cambiare la società delle famiglie che devono fare i conti con un’ingiustizia difficile da prevedere, ma che ha cause sociali ben precise. A corredare la mostra un audio con le voci delle madri delle donne uccise.
Commenti recenti